Il Bilancio sociale: una GRANDE OPPORTUNITÀ per le Cooperative e gli Enti del Terzo Settore

Il Bilancio sociale: una GRANDE OPPORTUNITÀ per le Cooperative e gli Enti del Terzo Settore

Credi davvero che il Bilancio Sociale sia un ulteriore obbligo a carico della tua organizzazione e non invece un’occasione per far conoscere la tua Cooperativa o il tuo Ente?

Lo sai che è una favorevole occasione per pubblicizzare la tua attività? Cerchi uno sponsor? Un partner? Contributi da Enti pubblici? Quale migliore strumento del bilancio sociale per promuoversi e per dare visibilità all’attività svolta?

Tutte le imprese sociali, ivi comprese le cooperative sociali e i loro consorzi, indipendentemente dalla dimensione economica e tutti gli Enti del Terzo Settore con ricavi proventi o entrate comunque denominate, superiori ad 1 milione di euro, devono depositare (presso il Registro delle Imprese o il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore) e pubblicare nel proprio sito internet, il BILANCIO SOCIALE redatto secondo linee guida adottate con Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, approvate il 04 luglio 2019, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 186 del 09/08/2019 (https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2019/08/09/19A05100/sg).

L’Agenzia delle Onlus, indicava il bilancio sociale come lo strumento di accountability, ovvero di rendicontazione delle responsabilità, dei comportamenti e dei risultati sociali, ambientali ed economici delle attività svolte dall’Organizzazione. Precisando che si tratta di un documento pubblico rivolto a tutti. Attraverso il bilancio sociale i lettori devono essere messi nelle condizioni di valutare il grado di attenzione e considerazione che l’Organizzazione riserva nella propria gestione rispetto alle esigenze della collettività.

Dal bilancio sociale deve emergere l’impatto sociale delle attività svolte dall’Ente.

Deve essere possibile una valutazione qualitativa e quantitativa degli effetti e dei benefici ricadenti sulla comunità di riferimento rispetto agli obiettivi individuati; deve rappresentare la misurazione dei risultati ottenuti, non solo in termini economici.

Se il bilancio di esercizio rappresenta la situazione patrimoniale, economica e finanziaria, in buona sostanza una FOTOGRAFIA dell’Ente al termine di un periodo, il bilancio sociale rappresenta un VIDEO in cui confluiscono non solo i risultati ottenuti, ma anche quelli presenti e quelli attesi. Passato, presente e futuro si fondono in un documento unico, dove con esposizione chiara e corretta è necessario rendicontare la vita, le attività e gli obiettivi sociali, nella massima trasparenza.

Il bilancio sociale ha una duplice funzione di comunicazione: interna per i soci, gli associati ed i dipendenti; esterna per tutti i portatori d’interesse i cosiddetti “stakeholder” che hanno rapporti con l’Ente.

Il bilancio sociale è uno strumento fondamentale per diffondere i risultati attesi per il futuro e rendere pubblici quelli presenti, quindi in poche parole per “dar conto” del proprio operato. Questo allo scopo di dar maggiore visibilità all’attività svolta, accrescendo e migliorando la percezione pubblica delle azioni sociali.

Il bilancio sociale è, per sua natura, un documento pubblico, rivolto a tutti. Tutti i lettori possono, con il bilancio sociale, reperire informazioni sulla Cooperativa o sull’Ente del Terzo Settore che lo ha redatto.

Considerando l’enorme quantità di informazioni, di esperienze, di attività che si possono indicare nel bilancio sociale, si comprende l’importanza dello stesso.
Non si può considerare come un ulteriore obbligo ma come un’opportunità.
Una grande opportunità per chi vuole promuovere l’organizzazione presso un Ente Pubblico o uno Sponsor.

Il bilancio sociale costituisce un ottimo strumento per far conoscere l’organizzazione e favorirne lo sviluppo.

A titolo esemplificativo, la lettura del bilancio sociale consente:

  • agli associati di comprendere se le strategie sono state formulate correttamente e di verificare l’operato degli amministratori;
  • agli amministratori di correggere/riprogrammare le attività a breve/medio termine, di rispondere a chi ha loro conferito l’incarico, evidenziando i risultati positivi conseguiti e di confrontare i risultati nel tempo e nello spazio;
  • alle istituzioni di acquisire informazioni sulla platea degli enti in vista di eventuali finanziamenti, convenzioni, collaborazioni e di verificare le modalità di impiego dei fondi pubblici;
  • ai potenziali donatori di individuare in maniera attendibile e trasparente un ente meritevole cui devolvere risorse a determinati fini e verificare, ex post, in che modo le risorse donate sono state utilizzate e con quale grado di efficienza e coerenza nei confronti delle finalità istituzionali.

Nella redazione del bilancio sociale, bisogna rispettare dieci principi:

1. rilevanza: devono essere riportate le informazioni rilevanti per la comprensione della situazione e dell’andamento dell’ente e degli impatti economici, sociali e ambientali della sua attività, o che comunque potrebbero influenzare in modo sostanziale le valutazioni e le decisioni degli stakeholders;

2.completezza: occorre inserire tutte le informazioni ritenute utili per consentire di valutare i risultati sociali, economici e ambientali dell’ente;

3.trasparenza: occorre rendere chiaro l’operato dell’ente;

4.neutralità: le informazioni devono essere rappresentate in maniera imparziale, indipendente da interessi di parte;

5.competenza di periodo: le attività e i risultati sociali rendicontati devono essere quelle/i svoltesi / manifestatisi nel periodo di riferimento;

6.comparabilità: l’esposizione deve rendere possibile il confronto sia temporale, cambiamenti nel tempo, sia, per quanto possibile, spaziale con raffronti con altri enti;

7.chiarezza: le informazioni devono essere esposte in maniera chiara e comprensibile;

8.veridicità e verificabilità: i dati riportati devono far riferimento alle fonti utilizzate;

9.attendibilità: i dati positivi riportati devono essere forniti in maniera oggettiva e non sovrastimata; analogamente i dati negativi e i rischi connessi non devono essere sottostimati;

10.autonomia delle terze parti: ove terze parti siano incaricate di trattare specifici aspetti del bilancio sociale ovvero di garantire la qualità del processo o formulare valutazioni o commenti, deve essere loro richiesta e garantita la più completa autonomia e indipendenza di giudizio.

Il bilancio sociale deve contenere delle informazioni minime ed in caso di omissione di una o più sezioni, l’Ente è tenuto a illustrare le ragioni per cui alcune sezioni non sono state redatte.

Le sezioni sono:

1) Metodologia adottata per la redazione del bilancio sociale;

2) Informazioni generali sull’ente;

3) Struttura, governo e amministrazione;

4) Persone che operano per l’Ente;

5) Obiettivi e attività;

6) Situazione economico-finanziaria;

7) Altre informazioni;

8) Monitoraggio svolto dall’Organo di Controllo (quando esistente).

Il bilancio sociale deve essere approvato dall’organo statutariamente competente, dopo essere stato esaminato dall’organo di controllo se esistente.

Gli ETS obbligati devono provvedere al deposito presso il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore o nel caso di imprese sociali presso il Registro delle Imprese, provvedendo altresì alla pubblicazione del documento sul proprio sito internet o, qualora ne siano sprovvisti, su quello della rete associativa cui aderiscono.

Per gli Enti iscritti al Registro Unico del Terzo Settore il deposito deve essere effettuato entro il 30 giugno di ogni anno con riferimento all’esercizio precedente.

Per le Cooperative Sociali e le Imprese Sociali, costituite nelle forme di cui al libro V del codice civile, tenute al deposito del bilancio di esercizio presso il Registro delle Imprese entro trenta giorni dalla data del verbale di approvazione (art. 2435 del codice civile), possono effettuare il deposito del bilancio sociale, entro la medesima scadenza.

La pubblicazione sul sito internet e sugli altri canali digitali avviene assicurando, per quanto possibili, criteri di accessibilità e di pronta reperibilità delle informazioni creando ad esempio sul sito una pagina o sezione dedicata.

Concludendo, quando devi redigere il tuo Bilancio Sociale, soffermati sull’importanza che questo può assumere per la tua organizzazione. Non fermarti all’obbligo normativo ma pensa all’opportunità che questo documento può rappresentare per la tua organizzazione.

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Maurizio D'Ambrosio

Maurizio D'Ambrosio

Commercialista


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