PIÙ CONSAPEVOLEZZA = PIÙ RISULTATI

PIÙ CONSAPEVOLEZZA = PIÙ RISULTATI

“Tutti gli dei, tutti gli inferni, tutti i paradisi sono dentro di noi!”

Una frase ad effetto che contiene un concetto dirompente: la consapevolezza della propria realtà, dipende dal grado di consapevolezza che ognuno è in grado di raggiungere. 

Consapevolezza è la capacità di riconoscere ciò che viene percepito, e le conseguenti risposte comportamentali. 

Essere più consapevoli richiede la decisione di intraprendere un viaggio personale, finalizzato a compiere un salto di coscienza, piccolo o grande che sia. 

Per ogni cammino da intraprendere, occorre conoscere da dove si parte e dove si vuole andare, per poter impostare la direzione da seguire fino alla meta. 

Per stabilire il punto di partenza è necessario rispondere a quelle domande che permettono di comprendere la natura dei propri pensieri e l’orizzonte che ne cattura l’attenzione. 

Inoltre è necessario allinearsi all’esigenza di “essere presenti”, che significa riconoscere in ogni momento il modo in cui gli stimoli interni ed esterni condizionano il proprio organismo, provocando delle manifestazioni reattive, ossia i comportamenti.

Aumentando la consapevolezza, migliora la capacità di condizionare i propri comportamenti, che inevitabilmente modificano i risultati ottenuti.

Si tratta pertanto di un cammino di crescita, che deve passare inevitabilmente attraverso il soddisfacimento dei bisogni primari, necessari alla sopravvivenza, dei bisogni sociali, essenziali per riconoscersi come unico essere umano in mezzo ad altri esseri umani, e finalmente giungendo a soddisfare bisogni più elevati quali il bisogno di crescita e contributo, ovvero il miglioramento di sé e l’aiuto verso il progresso dell’altro.

Tutto questo ingranaggio a cosa porta? 

Risulta evidente che espandendo la propria consapevolezza se ne ricava un effetto pratico piuttosto tangibile: il condizionamento dei risultati.

Potendo condizionare i risultati, è possibile aumentare il livello di soddisfazione della vita nei vari ambiti di interesse, sia che si tratti di raggiungere nuovi traguardi professionali, sia che si tratti di migliorare i rapporti familiari o le prestazioni sportive. 

Poco importa quale sia il campo di applicazione. Ciò che conta è sperimentare che l’essere umano non è una barchetta alla deriva nel mare infinito, a meno che questi non lo voglia. 

Piuttosto, la persona può decidere di essere il timoniere di quella barca in mezzo al mare che, nonostante le tempeste, prova a mantenere la rotta, perché consapevole di quale deve essere la propria traiettoria.

In fondo già Seneca, nel I secolo d.C. recitava: “Nessun vento è propizio per il marinaio che non conosce in quale porto approdare”. 

Pertanto, l’espansione della propria consapevolezza, porta comunque e sempre alla capacità di condizionare i propri risultati? Qualche volta sì. 

Per contro, l’assenza di consapevolezza, permette di guidare la propria traiettoria? Sicuramente no. 

Va da sé, che l’essere vivi, comporta lo sperimentare la vita stessa. Allora perché non provare a giocarsela come attori protagonisti della propria storia?

Quali sono le azioni necessarie per espandere la propria consapevolezza? 

La buona notizia è che la consapevolezza aumenta ogni qualvolta si apprendono specifiche competenze. 

La notizia meno buona è che non basta studiare, ma, a fronte di nuove competenze, occorre dedicarsi quotidianamente e con costanza, riuscendo a creare delle nuove abitudini.

Quali sono le specifiche competenze necessarie? Sono differenti, seppur tutte hanno una radice comune: la pragmatica della comunicazione, con la quale si intende l’effetto del comunicare sulla realtà presa in considerazione. 

In breve, se padroneggio i segreti della comunicazione, posso innescare tutti gli effetti necessari per influenzare il mio mondo, le mie relazioni con gli altri e con me stesso. 

L’acquisizione di tali competenze passa attraverso percorsi formativi organizzati, che fungono sia da divulgatori di conoscenza, che da acceleratori di processo. 

Una possibilità è studiare per conto mio e poi declinare di volta in volta quanto appreso, per prove ed errori, alla ricerca del giusto metodo, oppure posso affidarmi ad esperti del settore che preparano percorsi già ponderati sulle finalità che si vogliono raggiungere.

Ad esempio è possibile imparare come approcciare un problema al fine di superarlo con l’uso di specifici strumenti, oppure applicare delle metodologie per allenare e sbloccare sé stessi in una pratica di self-coaching, o ancora dopo aver acquisito una solida padronanza della comunicazione efficace e persuasiva, è possibile applicare le tecniche per negoziare efficacemente.  

Ecco perché si tratta di acceleratori di processo. 

Distriko, grazie all’esperienza dei suoi professionisti è in grado di aiutare quasi chiunque ad espandere il proprio mondo di consapevolezze, cercando di offrire il percorso più sostenibile rispetto ad una vasta tipologia di popolazione. 

Perché “quasi” chiunque e non chiunque? Perché solo chi decide di muoversi, può raggiungere una meta. 

Pertanto, avere a disposizione dei professionisti esperti e motivati, significa avere dei riferimenti che possono aiutare a superare le difficoltà che si presentano nel cammino verso una nuova consapevolezza, e una spinta determinante a raggiungere i propri obiettivi. 

In conclusione, ciò che è incredibilmente importante è che indifferentemente da quale sia lo scopo individuale di ciascuno, nel momento in cui si decide di aumentare le proprie consapevolezze, si diventa agenti del cambiamento e dopo, nulla sarà più come prima, poiché “il marinaio sarà a conoscenza del porto in cui vuole approdare e allora il vento gli sarà propizio”.


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Massimiliano Calabrese

Massimiliano Calabrese


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